Il Secondo Cervello: perchè l'intestino è molto di più di un organo digestivo
Dtt.ssa Sara Mileva
7/29/2025
Caro lettore, sì, abbiamo un secondo cervello... e si trova nell’intestino
Se ti è capitato di dire “lo sento nella pancia”, o di avere un nodo allo stomaco prima di un evento importante, forse hai già sperimentato quello che la scienza ha confermato: l’intestino è molto più di un organo digestivo.
Nel corso degli ultimi anni, grazie agli studi di neurobiologia enterica, abbiamo scoperto che l’intestino ha un proprio sistema nervoso, capace di percepire, reagire, regolare, apprendere e comunicare.
Lo chiamiamo Sistema Nervoso Enterico (SNE), ma molti lo definiscono ormai “il secondo cervello”.
Cos’è il sistema nervoso enterico?
Il SNE è una rete autonoma di oltre 100 milioni di neuroni, localizzati nella parete intestinale.
Una rete che gestisce:
la motilità del tratto digerente (cioè il movimento del cibo)
la secrezione di enzimi, ormoni e sostanze immunitarie
la sensibilità interna (pressione, distensione, dolore)
il dialogo con il sistema immunitario e con il microbiota intestinale.
In pratica, l’intestino non si limita a digerire ma percepisce e risponde, proprio come farebbe il cervello. E lo fa spesso senza il nostro controllo cosciente.
Un piccolo cervello con grandi poteri
Caro lettore,
lo sapevi che l’intestino contiene più neuroni del midollo spinale?
Questa rete “intelligente” è capace di gestire la digestione, ma anche di produrre sostanze come serotonina, dopamina e GABA, fondamentali per il nostro benessere mentale.
È per questo che quando l’intestino è in difficoltà e genera gonfiore, infiammazione, disbiosi.. spesso anche la nostra mente ne risente e iniziamo ad essere stanchi, ansiosi, ad avere difficoltà di concentrazione e sbalzi d’umore.
Un sistema autonomo... ma in costante dialogo
Il secondo cervello funziona in autonomia, ma comunica costantemente con il cervello attraverso gli ormoni e il sistema immunitario.
Questo dialogo continuo si chiama asse intestino-cervello.
E quando funziona bene, sostiene:
l’equilibrio emotivo
la regolazione ormonale
la digestione
l’infiammazione sistemica
Ma quando è disturbato (ad esempio dallo stress, dalla dieta, dalla mancanza di sonno etc..), le conseguenze si fanno sentire ovunque: pancia, testa..
Quando il secondo cervello si ammala
Alcune delle condizioni più diffuse di alterazioni intestinali oggi sono :
intestino irritabile
colite
gonfiore cronico
...ma attenzione perchè anche ansia, depressione e insonnia possono avere origine da uno squilibrio del sistema nervoso enterico.
La scienza ha osservato persino che malattie neurologiche come il Parkinson iniziano a dare segnali proprio nell’intestino, prima che emergano i sintomi classici.
Intestino, cervello e microbiota: un triangolo della salute
Il nostro intestino è casa per trilioni di microrganismi: il microbiota.
Quando mangiamo male, viviamo stress prolungati o dormiamo poco, il microbiota si altera. E con lui, anche il nostro umore, il nostro sistema immunitario e la nostra capacità di regolare l’infiammazione.
Il secondo cervello è quindi anche un ponte tra alimentazione, emozioni e salute sistemica.
Cosa possiamo iniziare a fare?
La salute del tuo intestino è qualcosa che puoi coltivare ogni giorno.
Ecco alcuni piccoli grandi gesti che aiutano:
🥦 Evitare cibi processati e digiunare tra i pasti principali
🧘♀️ Respirare profondamente, rallentare, meditare
💧 Idratarsi a sufficienza e dormire con regolarità
🦠 Introdurre cibi fermentati (come kimchi, crauti, kombucha..)
❤️ Ascoltarsi senza giudizio: il corpo sa cosa dire
Il tuo intestino è vivo, intelligente e sensibile.
Non è solo il centro della digestione, ma anche una centrale emotiva e immunitaria.
La PNIc (Psiconeuroimmunologia clinica) ci insegna a guardare l’intestino come parte di un grande sistema: mente, corpo, emozioni, relazioni.
Prendersene cura significa prendersi cura di sé stessi a 360 gradi.
La mia riflessione clinica
Caro lettore,
di fronte a disturbi come gonfiore, crampi, disbiosi o stitichezza, la risposta più comune è ancora una pillola: un probiotico, un lassativo, qualcosa per spegnere il sintomo.
Ma com’è possibile pensare di riequilibrare un intestino turbato, senza guardare ciò che davvero lo turba? Questa è una provocazione che indirizzo a te che leggi, ma soprattutto a colleghi e professionisti del settore.
Il nostro intestino abbiamo visto essere un sistema vivo, intelligente, emotivo e quando si infiamma, forse sta raccontando una storia più profonda: un ritmo forzato, un bisogno ignorato, una ferita emotiva.
E ogni volta che visito un paziente con disturbi intestinali, mi sorprende come ancora oggi nessuno gli abbia mai chiesto: “Cosa mangi? Come vivi? Come ti senti?”
Mi sorprende anche come molti di loro, dopo aver girato specialisti e fatto mille esami, vengano etichettati come “sfortunati” o “cronici a vita”.
Ma io mi chiedo: abbiamo davvero guardato tutto?
Abbiamo chiesto:
cosa mangia ogni giorno
se si muove
a quanta tossicità è stato esposto negli anni
com’è stata la sua infanzia
se si è sentito amato
se oggi si sente realizzato o frustrato
se dorme, se respira, se si concede il diritto di rallentare etc..?
La verità è che non siamo solo un intestino infiammato, ma siamo la somma di esperienze, emozioni, relazioni e scelte.
E la PNIc ci offre finalmente uno spazio per rimettere insieme tutto questo.
Perché curare davvero significa comprendere davvero.
E il corpo, se ascoltato, ti assicuro che ci mostra sempre la strada per tornare a casa.
📚 Bibliografia
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